giovedì 15 aprile 2010

Pensa chi sei, di Ralph Waldo Emerson

«Che cos’è la vita se non l’angolo di visuale? Un uomo si misura dall’angolazione da cui guarda alle cose. Che cos’è la vita se non ciò che un uomo pensa durante il giorno? Questo è il suo fato e il suo padrone».«Che cos’è la vita se non ciò che un uomo pensa durante il giorno? Questo è il suo fato e il suo padrone». Scrivere una «Storia naturale dell’intelletto» fu il progetto, mai realizzato secondo i suoi desideri, di tutta la vita di Emerson. Ci restano solo i testi postumi e incompleti delle sue conferenze sull’argomento, ora finalmente tradotti in italiano. In Poteri e leggi del pensiero, rappresentativo della sfida di fondare l’idealismo trascendentale su rispettabili basi scientifiche, Emerson riconosce che ancora non confidiamo nei poteri ignoti del pensiero e che i pensieri hanno una vita propria, indipendente dalla nostra volontà: così all’inizio ci possiedono e solo più tardi, se diveniamo consapevoli dei «fatti spirituali», arriviamo a possederli e a non essere più dei «bruti ammassi sballottati dal Fato». E abbiamo una guida – l’Istinto – la quale ci viene data nella misura in cui ne facciamo uso. Non mostra gli oggetti, ma ci mostra la via. E che cos’è l’Ispirazione? È l’istinto – il cui stato normale è passivo – messo in azione: «la scintilla che prorompe in fiamma». Persuadere il forte istinto a smuoversi, e a compiere il suo miracolo, è lo scopo di ogni saggio sforzo. Con Memoria, infine, Emerson ci ricorda che senza questo «angelo custode» tutta la vita e il pensiero sarebbero una successione senza alcun rapporto. E che persino la memoria corta dipende dal pensiero poco profondo.

A cura di Stefano Paolucci
Edito da Donzelli, 2009