mercoledì 8 luglio 2009

Il pensiero di Ralph Waldo Emerson

Pensiero (da Wikipedia)
Emerson è stato tra i primi a proporre un'etica individuale basata sulla fiducia in sé e sulla discussione dei valori tradizionali, e uno dei pochi ad averlo fatto mantenendo il rispetto per la vita e l'esistenza, contrariamente, ad esempio, ad alcuni pensatori del nichilismo europeo.


Casa di Emerson

Nell'etica di Emerson si trova una singolare combinazione di relativismo (che lo avvicina a Montaigne) e perfezionismo (che lo avvicina alla tradizione stoica e alle radici puritane della cultura americana). Non a caso fu definito dai suoi contemporanei "Plotino-Montaigne".



L'asse portante del suo pensiero fu la definizione di "Superanima", descritta come una forza superiore che vigila e interviene sulla realtà, sul genio degli uomini, sulla filosofia e sulla poesia, come una porta d'accesso alla verità, costituente la base della comunicazione tra gli uomini.


La libertà degli uomini non è più, secondo Emerson, sfuggire o ribellarsi alla necessità e al senso del mondo, ma comprenderlo e accettarlo.
Emerson spesso componeva versi eccellenti e comunque sempre degni. Egli, pur scrivendo un numero sterminato di testi per conferenze e di saggi intorno ai problemi dell'universo e dell'essere, non creò un proprio sistema filosofico e anche se dalla sua casa di Concord pontificava in un modo che poté essere scambiato per una specie di guida al trascendentalismo, non fu il capo dichiarato dei trascendentalisti e nemmeno approvò tutti i loro atteggiamenti. Guardava con grande simpatia all'attivismo politico, abolizionistico, ai boicottaggi, alle "comuni" e agli esperimenti sociali (o antisociali come quelli di Thoreau) messe su dai suoi concittadini e amici.


Ma cercava sempre anche di tenersi a distanza da questi, di non lasciarsi coinvolgere troppo.
La grandezza di Emerson sta nella vastità degli argomenti trattati e dello spirito pionieristico con cui se ne è occupato. Emerson, pur avendo lasciato tanta traccia di sé nel mondo delle lettere e del pensiero, tanto da diventare un punto di riferimento di qualsiasi discussione sull'evoluzione culturale dell'America, appare una figura dai tanti contorni non ben definiti, ancora inclassificabile. In questo senso, presenta molti degli stessi problemi interpretativi di Nietzsche.

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